Sigla
Lo scorso weekend mi sono dato al turismo cittadino romano. Tra le varie tappe la tomba di papa Francesco, che ha reso Santa Maria Maggiore una delle basiliche più visitate delle ultime settimane. Ma il gioco si è fatto davvero duro quando, nel tentativo di un attraversamento temerario per via dei Fori Imperiali, ci siamo infilati in un cul de sac tra l’arrivo del giro d’Italia e i palchetti per la parata militare del giorno dopo, 2 giugno.
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Proprio in quella data che festeggia il giorno della Repubblica, la premier ha finalmente rivelato la sua posizione sul voto referendario. Dice che si recherà ai seggi ma non ritirerà schede. Quindi di fatto non parteciperà al numero dei votanti, risultando astenuta dal voto. Insomma un modo per buttarla in caciara e significare sostanzialmente che il voto è inutile. La scelta della data simbolica, durante un ponte attaccato al weekend, è comoda per dare una stoccata, ma senza sollevare troppo il polverone. Del referendum, comunque, meglio che se ne parli il meno possibile.
Dalla parata militare del 2 giugno al decreto Sicurezza è un attimo. Con 109 voti a favore, 69 contrari e un’astensione, il Senato ha confermato la fiducia chiesta dal governo sul decreto Sicurezza, che ora è legge. Il provvedimento è stato accolto da proteste in Aula da parte di Pd, M5s e Avs, mentre Azione e Italia Viva, pur contrari, si sono dissociati dalle manifestazioni di dissenso.
Il decreto introduce 14 nuovi reati e 9 aggravanti. Tra le misure più controverse: la non punibilità per l’operato degli agenti dell’intelligence, l’utilizzo delle body cam per le forze dell’ordine, e la possibilità di portare armi anche fuori servizio.
Cosa cambia con il nuovo decreto
Il testo, composto da 39 articoli, tocca diversi ambiti della sicurezza e del diritto penale. Tra le novità principali:
Reato di resistenza in carcere, nei CPR e negli hotspot;
Occupazione abusiva di edifici diventa perseguibile penalmente;
Introduzione della cosiddetta “norma anti Gandhi”: i blocchi stradali con il proprio corpo non saranno più tollerati;
Stretta sull'accattonaggio con minori e aggravanti per reati nei pressi delle stazioni;
Criminalizzazione della cannabis light;
Inasprimento delle pene per chi ostacola la realizzazione di opere pubbliche;
Revoca della cittadinanza più rapida in caso di reati gravi;
Il rinvio della pena per madri di figli sotto l’anno di età non sarà più automatico ma valutato caso per caso.
Insomma una bella roba.
Letture
Gli italiani e la carne di cavallo.
Perché Milano è la capitale dei super anziani.
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