Di ingerenze e conflitti
Nelle puntate precedenti: il Mattarella-bis, PD e Fratelli d’Italia escono rafforzati dall’esito della partita per il Quirinale, si spaccano centrodestra e Movimento 5 Stelle, novità sulle regole anti-covid, un bouquet di canapa per Ornella Muti.
Sigla
L’intervista di Fabio Fazio al Papa è un’occasione persa (mia personalissima opinione). Uno dei modi per capire se un confronto con una personalità pubblica (soprattutto se di alto - altissimo - profilo) è andato bene è leggere i titoli degli articoli sui giornali del giorno dopo. Se ci sono dei virgolettati potenti allora significa che l’intervistato ha detto qualcosa di succoso. Invece in questo caso c’è poco o nulla: una condanna dura sulle politiche migratorie e un “da piccolo volevo fare il macellaio”. Certo non bisogna essere ingenui, sicuramente le domande del presentatore sono state prima filtrate dai collaboratori del pontefice, difficile dire quanto spazio restasse per azzardare di più. Ciò detto Fazio è senza dubbio l’Enrico Letta della tv pubblica.
Su una roba però avrei gradito maggiore insistenza: qualche domanda sul ruolo del Papa come capo di Stato. Dopo 40 minuti di sermone da padre spirituale (ok, ci posso stare) ne avrei voluti 10 da uomo politico. Non che sarebbe venuto fuori chissà quale scoop, ma almeno avremmo fissato un punto: il Papa è anche un politico, la Chiesa romana utilizza il suo potere per intervenire nel dibattito pubblico (soprattutto italiano), la RAI e chi la rappresenta può concedersi di fare qualche domanda LAICA.
Tutto questo prologo piccato per dire che mercoledì è tornato in discussione alla Camera dei Deputati il testo del DDL Fine Vita, la legge che legalizzerebbe l’eutanasia in Italia1. Il testo è ancora in fase di studio, ci sono già 200 emendamenti (modifiche) da votare e, con ogni probabilità, il tutto slitterà a marzo. Quello stesso giorno però il Papa è entrato a gamba tesa sulla questione dichiarando “il diritto alla morte non esiste”. No, così non si fa. Questo è un argomento delicato e vanno ascoltate tutte le sensibilità, ma un “nella Bibbia non c’è scritto” non è sufficiente per partecipare al dibattito. Questa è una pura e semplice ingerenza che non possiamo accettare, perché la vita e l’etica sono, per fortuna, molto più complesse di un’intervista di Fabio Fazio.
Studenti in piazza
Il 21 gennaio il diciottenne Lorenzo Parelli è morto mentre svolgeva il suo apprendistato presso un’azienda metalmeccanica in provincia di Udine. Era l’ultimo giorno di scuola-lavoro in fabbrica, si è trattato di un incidente ma le indagini sono ancora in corso. Quello stesso giorno sono cominciate le proteste degli studenti in piazza contro l’alternanza scuola-lavoro, strumento che i protestanti ritengono andrebbe abolito.
Fin dal principio queste proteste hanno trovato l’opposizione a suon di manganello delle forze dell’ordine. Tali e tanti sono stati i casi di scontri violenti nelle principali città dove gli studenti sono scesi in piazza che nei giorni successivi sono arrivate diverse interrogazioni parlamentari rivolte alla ministra degli Interni Luciana Lamorgese. La ministra ha fornito una risposta poco convincente, sostenendo che gli scontri siano avvenuti a causa di “gruppi infiltrati che cercavano disordini”. A peggiorare una situazione già tesa è arrivata la notizia su quali saranno le modalità di svolgimento del prossimo esame di maturità: due prove scritte e una orale. Nell’anno della pandemia l’esame era stato solo orale e gli studenti avrebbero voluto che fosse ancora così, considerato che anche il 2021/22 non è stato un anno accademico normale (con molte lezioni svolte in dad). Per il momento il ministero dell’Istruzione ha stabilità che l’esame finale peserà il 50% della valutazione finale, per l’altra metà conta la media degli ultimi 3 anni. L’idea iniziale era far pesare l’esame il 70%, quindi questa decisione rappresenta un piccolo punto d’incontro. Difficile prevedere se nel breve periodo ci saranno ulteriori cambiamenti, che di sicuro non riguarderanno l’alternanza scuola-lavoro. È invece molto probabile che la protesta degli studenti continuerà anche nel prossimo periodo.

Spaccature
La scorsa settimana avevamo accennato al fatto che l’elezione del presidente della Repubblica ha lasciato il Movimento 5 Stelle spaccato a metà. Da una parte il leader Giuseppe Conte che aveva annunciato prematuramente l’accordo sul nome di Elisabetta Belloni2. Dall’altra Luigi Di Maio che ha bacchettato il collega di partito per quella candidatura e per il modo in cui è stata annunciata. La coda velenosa di queste polemiche è arrivata fino a questa settimana. Conte ha visto indebolirsi ancora di più la sua posizione a causa di un problema giudiziario riguardo la sua elezione a leader del Movimento. Alcuni attivisti M5S infatti hanno denunciato delle irregolarità avvenute lo scorso agosto, quando Conte fu eletto a capo del Movimento e ci furono dei cambiamenti nello statuto del partito. Il tribunale di Napoli ha dato ragione agli attivisti e sospeso Conte dalla sua carica.
Inciso: è ai limiti dell’assurdo che la magistratura si occupi di cosa succede internamente a un partito, ne sospenda il capo costringendolo a farsi ri-votare in quella che sarà l’ennesima dimostrazione delle democrazia in salsa 5 Stelle.
Al di là del caso specifico la situazione del Movimento è assai spinosa: i sondaggi dicono che è il quarto partito per gradimento, all’inizio della legislatura era il primo. Così spinosa che a Roma è dovuto arrivare Beppe Grillo per riportare pace tra le varie correnti. Il padre del Movimento ha detto che la leadership dell’ex premier non è in dubbio, ma le storie tese con le altre anime del partito non sembrano finite qui.
A proposito di robe che si spaccano: il centrodestra unito non esiste più. Salvini e Meloni non sono mai stati così distanti, con la leader di Fratelli d’Italia ansiosa di avere un ruolo politico più centrale (e che scavalchi la figura dell’ormai alleato). Berlusconi continua a fare il padre buono di figli scostumati, si dice pronto a rilanciare il centrodestra intorno alla sua figura di liberale alternativo alla sinistra. Il tutto mentre fa avanti e indietro dagli ospedali per visite di accertamento (🥱).
Bollette salate
È in arrivo un nuovo decreto legge per contrastare l’aumento delle bollette di luce e gas per i privati e le attività produttive. Il premier Draghi ha escluso di poter sbloccare nuove risorse ricorrendo all’ampliamento del deficit di bilancio3, ma pare che ci sia già disponibilità di 5 miliardi di euro. Non sono sufficienti, dicono dalla maggioranza, e non sarà sufficiente nemmeno un prolungamento della sospensione degli oneri di sistema sulle bollette (che rappresentano meno del 20% del costo totale). Si studiano altri tipi di soluzioni quali l’utilizzo delle riserve di gas e l’aumento della produzione nazionale.
Il cantiere legislativo è aperto anche sulla questione bonus edilizi. Il Decreto Sostegni-ter ha bloccato la cessione plurima dei crediti per frenare le numerose truffe che ci sono state fino a oggi, e questo ha provocato un grave scompenso nel settore. Facciamo un passo indietro: tutto parte dal Superbonus del 110% (e degli altri ecobonus) per effettuare lavori di efficentamento energetico. Per ogni 10€ spesi lo Stato te ne ridà 11. Questi soldi vanno anticipati alla ditta che si occupa dei lavori, e quindi si resta con un credito verso lo Stato. Per riavere subito i soldi si può scegliere di cedere il credito, nell’ultimo periodo molti istituti di credito erano interessati all’acquisto. I crediti però, almeno prima del Decreto Sostegni-ter, erano cedibili all’infinito e ciò ha causato diverse truffe tentate e riuscite. Per il momento si stimano 4,4 miliardi di soldi truffati, 2,3 sono già stati sequestrati. Quindi il governo ha deciso di limitare la cedibilità del credito a una sola volta, ciò ha limitato enormemente gli investimenti e spaventato gli istituti di credito (molti dei quali ora non accettano più di acquistare crediti). Ovviamente i privati ora ci pensano bene a cominciare dei lavori di manutenzione, e molti cantieri già aperti si sono bloccati all’improvviso. Il governo sta valutando di correggere la legge concedendo di nuovo la cedibilità plurima dei crediti, ma in modo decisamente più controllato. Significa tutto e significa niente, ma capiremo qualcosa di più la prossima settimana.
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L’uomo che, forse, rubava manoscritti inediti per leggerli per primo (mio idolo del mese).
Il Tweet

In settimana l’Italia ha vinto la medaglia d’oro nella doppio misto di curling, una sport che (per chi proprio non lo conoscesse) ricorda le bocce, ma sul ghiaccio🥌. È, ovviamente, uno sport di origine scandinava e ha sempre visto prevalere nazioni nordiche. La vittoria della coppia italiana è straordinaria non solo perché è la prima, ma anche perché il curling italiano ha solo 330 tesserati (il Canada, ad esempio, ne ha 2 milioni). Prosegue, dunque, l’anno straordinario dello sport italiano e si allunga la fila di tweet con la quale prendiamo in giro gli sconfitti.
In pratica si abrogherebbero gli articoli 579 e 580 del codice penale che indicano le sanzioni per chi commette reato di “omicidio del consenziente” (aiuta una persona a suicidarsi).
Capo del DIS (servizi segreti).
Quando nell’esercizio finanziario dello Stato le uscite superano le entrate.