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Un saluto a tutta la compagnia. Riprendiamo da dove c’eravamo lasciati, ovvero da questa difficoltà che il governo italiano ha avuto fino ad oggi nel condannare le azioni di quello israeliano nei confronti del popolo palestinese.
Emergeva già dall’ultimo numero di Poletichette che la musica, per fortuna, sta cambiando. L’Europa è sempre più critica nei confronti del governo di Benjamin Netanyahu, primo ministro israeliano, ma anche nell’opinione pubblica si sta rafforzando il parere che non si possa andare oltre senza almeno provare a opporsi in questa ingiustizia.
Con ciò intendiamo che addirittura tra l’elettorato meloniano sta crescendo questo tipo di dissenso, secondo i sondaggi. Il che, va da sé, rappresenta un cattivo affare per la premier, comunque sempre intenta a non tradire tutti gli sforzi per costruire solidissimi rapporti con la comunità ebraica italiana (messi in crisi dalle inchieste - in particolare Gioventù Meloniana di Fanpage - che mostrano la base del partito utilizzare in modo disinvolto saluti e formule nazifasciste).
Questo cambio di percezione si è aggiunto all’episodio della scorsa settimana: a Jenin, in Cisgiordania, l'esercito israeliano ha sparato in aria sopra una delegazione di 25 ambasciatori e diplomatici europei e arabi in visita in un campo profughi. Nell'incidente è stato coinvolto anche il viceconsole italiano Alessandro Tutino, per fortuna nessuno è rimasto ferito, ma il fatto ha mostrato una volta di più l’impunità con cui si muove l’Idf (esercito isreliano).
Mercoledì scorso il ministro degli Esteri Antonio Tajani, durante un’audizione alla Camera, ha definito inaccettabile la reazioni di Israele e ha chiesto il cessate il fuoco nella Striscia. È stato osservato un minuto di silenzio per le vittime, e poco altro di concreto.
Dai banchi delle opposizioni hanno fatto notare che una presa di posizione così blanda andava bene “50mila morti fa”. Tutto quello spettro politico (PD, M5S, AVS, +Europa, tutti tranne Renzi e Calenda che si sono organizzati per fatti loro) ha annunciato per il 7 giugno una manifestazione a sostegno del popolo palestinese. Da capire se riusciranno a mettere insieme una piazza davvero partecipata da tutta la società civile che ha a cuore il tema.
Elezioni amministrative
A proposito di opposizioni che provano a stare unite, Silvia Salis è la nuova sindaca di Genova. La candidata del campo progressista sostenuta da centrosinistra, M5S e Italia Viva (Renzi), ha vinto nettamente al primo turno: oltre il 51% dei consensi contro il 44,2% raccolto da Pietro Piciocchi, candidato della coalizione di centrodestra.
È una mezza sorpresa. La giunta che l’ha preceduta era di centrodestra, quindi c’è stato un avvicendamento. Ma proprio durante le scorse elezioni regionali in Liguria, vinte proprio dall’ex sindaco di Genova Marco Bucci contro l’esponente di centrosinistra Andrea Orlando, l’unica città dove Bucci avevo subito un distacco negativo è stato proprio il capoluogo ligure.
Oltre a Genova, il centrosinistra conferma Ravenna, dove Alessandro Barattoni ha superato il 58% vincendo al primo turno. A Taranto e Matera, altri capoluoghi di provincia dove si votava, si andrà invece al ballottaggio.
Referendum 8-9 giugno
In tutti i comuni dove si va al ballottaggio si torna alle urne l’8 e 9 giugno, date in cui siamo tutti chiamati a votare per i 5 referendum.
Da quando è cominciata la campagna per spiegare i quesiti e invitare ad andare a votare, la percezione rispetto alla possibilità di raggiungere il quorum pare mutata, in positivo. Anche questa prima tornata di amministrative lo conferma: l’affluenza media è stata del 56,29%.
Sono cose diverse, certo. Però, già se la data dei referendum fosse coincisa col primo turno delle amministrative invece che dei ballottaggi… Nulla viene per caso. Nonostante vari esponenti del governo abbiano invitato a stare a casa, c’è il timore che qualcosa di impronosticabile possa accadere. Sta a vedere che il popolo decida di mandare un segnale, 🤷♂️, sta a vedere che il timore abbia una sua ragion d’essere.
Letture
Rubrica vintage sui luoghi digitali, a questo robot piace.
A Bisegna c'erano 25 candidati sindaci, quasi tutti poliziotti.
Altre Notizie
La Camera ha approvato il decreto legge Sicurezza con 163 sì, 91 no e un astenuto. Martedì il testo arriverà al Senato per la conversione in legge definitiva. Sabato una grande manifestazione nazionale a Roma contro questo provvedimento, di cui parlavamo qui 👇
Il Consiglio d’Europa ha invitato il Governo italiano ad avviare un’inchiesta indipendente sul razzismo nelle forze di polizia del Paese. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha definito le accuse “vergognose”.
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Durante la sua prima visita in Asia centrale, la premier Giorgia Meloni ha firmato accordi commerciali per 3 miliardi di euro con l'Uzbekistan. Le intese firmate toccano settori strategici come la protezione degli investimenti, la cooperazione nel nucleare e nelle energie alternative e la cooperazione universitaria.
Social
Chiudiamola con un po’ di stupidera. Il consigliere comunale di Afragola (NA) Gennaro Giustino si lamenta col sindaco, “juventino e leghista”, di aver stabilito un consiglio comunale proprio il giorno dell’ultima di campionato. Non vedo errori.
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