Non sentirti in obbligo
Nelle puntate precedenti: il governo discute del futuro di Quota 100 (pensioni) e del Reddito di Cittadinanza cui affiancare una riforma del lavoro, Salvini e un piede in due scarpe, marijuana fatta in casa per assistere alle elezioni amministrative più affollate di sempre.
Sigla
Secondo l’obiettivo fissato dal Generale Figliulo1 l’Italia dovrebbe arrivare a quota 80% di vaccinati (doppia dose) con +12 anni entro la fine di settembre. Siamo al 72,5%, 80,4% se includiamo le persone che aspettano la seconda dose. Nella settimana in cui si è rientrati a scuola, tutti in presenza, sono aumentate soprattutto le vaccinazioni per la fascia 12-19 anni. Secondo i dati dell’ISS (Istituto Superiore di Sanità) il 47% dei giovani ha ricevuto la doppia dose.
L’obiettivo a lungo termine, quindi entro la fine dell’anno, è arrivare al 90% di copertura. Da ciò dipende come andrà il prossimo inverno, visto che i dati dicono che i vaccini sono efficaci al 96% contro ricoveri e decessi. La strada intrapresa dal governo è discutibile ma molto chiara: poca campagna di persuasione, tanta costrizione attraverso l’utilizzo del Green Pass. Se i risultati non dovessero arrivare scatterà l’obbligo vaccinale, e questo è quanto.
Total Green Pass
Lo hanno chiamato così in un articolo di Repubblica, mi sembra una definizione azzeccata. Il Consiglio dei ministri di giovedì ha emanato l’obbligo di Green Pass a tutto il mondo del lavoro privato, dipendente e autonomo. Ecco cosa cambia a partire dal 15 ottobre, in poche parole:
per accedere a ogni luogo di lavoro serve il Green Pass (ottenibile con vaccino o tampone negativo). Vale anche per colf, badanti, babysitter.
chi ne è sprovvisto, e quindi non può recarsi sul luogo di lavoro, viene sospeso (quindi non percepisce lo stipendio). Ciò avviene dopo 5 giorni nel pubblico, dopo anche un solo giorno nel privato.
nessuno sarà licenziato per non essere in possesso del Green Pass.
per le violazioni e i mancati controlli ci sono multe da: 400 a 1000 € per il datore di lavoro; 600 a 1500 € per il dipendente.
la validità dei test molecolari passa da 48 a 72 ore, i test rapidi continuano a valere 48 ore. Il prezzo massimo viene fissato a 15 € per gli adulti e 8 € per i minorenni.
il vaccino resta gratis solo per i soggetti che non possono vaccinarsi.
Salvini subisce ancora
Come ricorderete nelle ultime settimane la Lega ha votato un paio di volte contro il Green Pass, attraverso emendamenti proposti da Fratelli d’Italia. Per quest’ultima votazione invece il partito si è allineato alla maggioranza di governo, di cui fa parte, senza grandi proteste. Per dire, il vero ostruzionismo lo hanno fatto i sindacati che fino all’ultimo hanno chiesto i tamponi gratis per i non vaccinati, almeno fino al 31 dicembre.
Sottolineo la buona condotta della Lega perché racconta molto del momento del suo segretario Matteo Salvini. A inizio settimana si è parlato di come il leader sia osteggiato dagli uomini più in vista del partito (ministri e governatori delle regioni del nord). È in atto un processo di rottamazione, in pratica. Salvini ha perso di credibilità mettendosi di traverso a Draghi sulla questione Green Pass, senza ottenere nulla se non strizzare l’occhio ai no vax. Più in generale Salvini è l’uomo che ha portato la Lega a essere il primo partito italiano, ma anche quello che lo ha portato a farsi sorpassare da Fratelli d’Italia. Il suo destino, probabilmente, si deciderà nelle prossime elezioni amministrative (3 - 4 ottobre). Come sta andando la campagna elettorale? A Milano i sondaggi danno Sala (sindaco uscente, Europa Verde) vincitore al primo turno. A Napoli le liste della Lega in favore del candidato Maresca sono state escluse perché presentate fuori tempo massimo. 🌩🌩🌩
Batoste
In settimana il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani ha detto:
Lo scorso trimestre la bolletta elettrica è aumentata del 20%, il prossimo trimestre aumenterà del 40%.
Il Ministro ha spiegato che il prezzo è in aumento a causa di un trend internazionale che punta al rialzo. E perché ciò accade? Perché si sta affrontando l’aumento dei prezzi della CO2 (anidride carbonica) prodotta. In sostanza le politiche ambientali aumentano la tassazione sulla produzione della molecola che è la principale causa del riscaldamento globale. Quindi la grande distribuzione aumenta i prezzi della materia prima per coprire queste sovratasse. Le aziende scaricano sul cittadino, “e io pago!”.
Grazie Cingolani per la sincerità, ma non si può fare nulla? Se un ministro pone la questione in questi termini ne deduco che le soluzioni sono due: o si muore asfissiati dall’anidride carbonica, o si muore di fame. Eppure in Europa qualcuno sta sperimentando nuove vie: in Spagna la bolletta elettrica del 2021 è rimasta agli stessi livelli del 2018🪄. Come si spiega? Il governo iberico ha abbassato le imposte sull’elettricità (sia per i produttori che per i cittadini) e tassato le centrali di generazione elettrica (impianti nucleari, idroelettrici…) che hanno aumentato i profitti grazie all’aumento del prezzo del gas. Sto ipersemplificando una soluzione molto tecnica, ma ciò per spiegare che una terza via esiste.
Referendum
Il 21 luglio 2021 un emendamento firmato da Riccardo Magi (deputato +Europa) nel Decreto Semplificazioni ha reso possibile l’utilizzo delle firme elettroniche per la promozione dei referendum. Questo passaggio è un piccolo pezzo di storia della democrazia italiana. Da quel momento è stato e sarà possibile firmare per i referendum da remoto, in circa 30 secondi, grazie al proprio Spid. È grazie a questo passaggio se la proposta di referendum per l’eutanasia legale e quello per la legalizzazione della cannabis, hanno raggiunto (per quello sulla cannabis manca poco) la soglia delle 550 mila firme necessarie per chiedere il voto.
Ci sarà tempo per approfondire il merito dei quesiti proposti, che peraltro riguardano temi cui il parlamento sta lavorando in parallelo (prendendosela con molta calma). È molto interessante notare come la prassi agevolata e la potenza di fuoco dei social abbiano dato una bella spinta alle proposte dal basso. La raccolta così rapida di queste firme indica chiaramente che esiste la necessità di accelerare su certi politiche, che ci sono temi molto sentiti anche se non sono al primo posto nell’agenda del parlamento. Ovviamente sono state sollevate delle obiezioni, su tutte: bisognerebbe alzare il numero di firme necessarie per chiedere un referendum? Probabilmente sì, visto che all’epoca dell’emanazione della Costituzione in Italia c’erano circa 20 milioni di persone in meno. Ciò non toglie che il potere divulgativo dei social, e di alcuni influencer, consentirebbe di raggiungere 1 milione e più di firme con la medesima semplicità. Il numero dei referendum da votare potrebbe aumentare sensibilmente. Lo strumento democratico potrebbe non essere utilizzato sempre per fini nobili. Le ricadute dell'utilizzo della firma elettronica sono ancora tutte da esplorare. Non dimentichiamoci però che alla fine bisogna sempre andarli a votare questi referendum, e senza il quorum (partecipazione di metà più uno degli aventi diritto al voto) non se ne fa nulla.
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Il Tweet
Qui sopra un’inserzione pubblicata sul Corriere della Sera che ha fatto abbastanza discutere. Il Marcello in questione è Dell’Utri, ex senatore di Forza Italia che ha compiuto 80 anni l’11 settembre. Dell’Utri è stato condannato per concorso esterno in associazione mafiosa e ha finito di scontare la sua pena. I suoi amici hanno acquistato questa pagina del Corriere per fargli gli auguri, la stessa redazione del giornale però ha pubblicato un articolo esprimendo perplessità per la scelta dell’editore di accettare la richiesta. Qui un bel articolo di Gianpiero Mughini che sul fatto ha un'opinione, direi, più laica.
Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19.